mercoledì 22 aprile 2009

I MANDALA DEI BAMBINI



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I “MANDALA”

Mandala significa letteralmente “cerchio”, le traduzioni tibetane lo rendono a volte con “centro” , altre volte “ciò che circonda”. E’ una rappresentazione grafica che può essere molto semplice (un cerchio colorato con un punto centrale), mentre quelli più complessi possono essere vere e proprie opere d’arte o immagini mistiche su cui meditare; a molti sarà capitato di vedere quelle meravigliose composizioni eseguite dai monaci tibetani con polveri colorate, quelle sono Mandala.
Il Mandala costituisce una proiezione geometrica del mondo ridotto al suo schema essenziale, una rappresentazione simbolica del cosmo, ma anche delle forze psichiche grazie alle quali, l’essere umano può ritrovare l’unità della coscienza e riscoprire il principio ideale delle cose. Il Mandala perciò non è solo un cosmogramma, ma anche uno psicogramma, lo schema della disintegrazione dall’uno al molteplice e della reintegrazione dal molteplice all’uno, alla coscienza assoluta che lo Yoga insegna a ritrovare nel fondo dell’essere umano. In varie culture è stato notato un certo numero di figure a base di cerchi, triangoli e labirinti, presentano un carattere mandalico anche i disegni rituali di alcune tribù dell’America settentrionale e meridionale, che rappresentano le diverse fasi della creazione dell’universo; questi Mandala vengono disegnati soprattutto quando si procede ad una guarigione. Questo ci porta a parlare dell’altra classe di Mandala, scoperti da C.G. Jung nelle pitture eseguite da alcuni suoi pazienti. Secondo l’autore dell’ipotesi dell’inconscio collettivo, i Mandala rappresentano strutture della psiche profonda. Essi svolgono, di conseguenza, una funzione nel processo centrale dell’inconscio, che Jung chiama il processo di individuazione.
Jung ha espresso la sua ipotesi dopo aver notato che nei sogni e nelle visioni di molti suoi pazienti i Mandala apparivano quando il processo di individuazione stava per essere completato. L’immagine spontanea del Mandala corrispondeva dunque ad una vittoria spirituale, in quanto una parte dell’inconscio collettivo – immensa zona della psiche, che minacciava l’integrità della persona – veniva assimilata ed integrata nella coscienza. Il Mandala può essere dunque un valido aiuto nelle terapie per problemi e disturbi nervosi, legati soprattutto alla mancanza di concentrazione e volontà.
http://www.forumnews.it/benessere/p23.htm Viviamo in un mondo sempre più frenetico in cui ormai anche i bambini sono preda di ansie sempre maggiori, paure e preoccupazioni. Colorare le strutture armoniose dei mandala offre loro la possibilità concreta di rilassarsi, ritrovare la propria armonia e creare. Colorare i mandala è un'attività semplice, molto amata e apprezzata dai bambini che possono colorarli da soli o con gli amici oppure insieme ai genitori, ai nonni e agli insegnanti.

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COME SI COLORA UN MANDALA
Scegli un angolino della casa tranquillo e silenzioso, prendi delle matite colorate e taglia il foglio in modo da formare un quadrato con al centro il centro del mandala. Puoi iniziare a colorare o dalla circonferenza esterna o dal centro, scegli tu il modo che preferisci in questo momento. I mandala sono divisi in più parti uguali, inizia a colorare , per esempio ,dal centro, una piccola parte e ripeti lo stesso colore per tutte le volte in cui si divide il Mandala ( ad es. se il mandala si divide in quattro parti uguali ripeterai lo stesso colore quattro volte perché lo userai per ben quattro volte nelle quattro parti uguali del Mandala stesso ) . Ogni volta fai ruotare il foglio di ¼ di giro come fosse una ruota. Continua così a colorare progressivamente fino ad arrivare al termine di tutto il disegno, cioè alla circonferenza esterna del mandala. Mentre colori scaccia dalla tua mente ogni pensiero e concentrati solo sul colore che stai usando , evita di parlare con altre persone e cerca di rilassarti al massimo Alla fine dai un nome tuo mandala. http://xoomer.virgilio.it/mandalasworl


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