giovedì 14 luglio 2011
SPERIMENTAZIONE NUOVO PSICOFARMACO SUI BAMBINI
COMUNICATO STAMPA DELL’11/07/11
QUESTION TIME ALLA CAMERA, FAZIO CONFERMA: “UN NUOVO PSICOFARMACO PER
BAMBINI IN ITALIA”. IL DOSSIER ARRIVA IN DISCUSSIONE ANCHE A BRUXELLES
Fazio risponde a Binetti nel “Question-Time”: “La sperimentazione sui
bambini per lo psicofarmaco che migliora l’attenzione dei più piccoli è
effettivamente in corso a Pisa”. Binetti: “Bene per la promessa di
incremento di fondi per la vigilanza, peccato che in Finanziaria non ve ne
sia traccia”. Interrogazione sul dossier al Parlamento Europeo, On.
Muscardini “Operazione di marketing assai disinvolta, perché prima devono
venire i bambini e solo dopo il business”. Poma (Giù le Mani dai Bambini):
“La nostra denuncia era fondata, la strategia è chiara: medicalizzare
bambini distratti e vivaci in sempre maggior numero”
Risposta a tempo record quella del Ministro per la Salute On. Ferruccio
Fazio, che nel question-time alla Camera dei Deputati ha confermato
l’esistenza presso lo “Stella Maris” di Pisa di una sperimentazione in corso
su bambini, con somministrazione di una molecola psicoattiva per migliorarne
le performance attentive(1).“Si tratta di un vecchia molecola
anti-ipertensiva (2) che si sta cercando di riciclare come psicofarmaco
pediatrico, cosa assai discutibile, dal momento che neppure se ne conoscono
i meccanismi d’azione sul cervello dei bimbi”, ha commentato Emilia Costa,
Psichiatra e già 1^ Cattedra di Psichiatria alla Sapienza di Roma e Primario
di Psicofarmacologia all’Umberto I°.
“La nostra denuncia – dichiara Luca Poma, giornalista e Portavoce di Giù le
Mani dai Bambini, il più rappresentativo Comitato italiano per la
farmacovigilanza pediatrica (www.giulemanidaibambini.org) - era
circostanziata e corretta: c’è una strategia in corso per medicalizzare i
comportamenti di sempre più ampie fasce di bambini italiani. La Guanfacina
di Shire è una molecola apolide, che non rendeva più: cosa c’è di meglio che
inventare da zero una nuova applicazione terapeutica per guadagnare altri
soldi a spese della salute dei più piccoli? Neanche si conoscono le modalità
di azione di questo psicofarmaco e già lo si vuole autorizzare per l’uso sui
nostri bambini”.
L’On. Paola Binetti ha preso atto della risposta del Ministro Fazio,
commentando: “I fondi che il Ministro ha promesso nella Sua riposta per
incrementare la vigilanza anti-abuso e iscrivere sul registro di controllo
anche le somministrazioni di anti-depressivi ai bimbi, che vengono
somministrati in misura 15 volte maggiore degli psicofarmaci per
l’iperattività, sono un’ottima cosa, peccato che in questa Finanziaria non
ve ne sia traccia, speriamo non sia l’ennesima azione di propaganda. E per
la ‘pubblicità’ fatta dalla casa farmaceutica, della quale il Ministro
chiede notizie, vorrei segnalare che nel XXI° secolo le campagne di
marketing non si muovono solo sulle gambe dell’advertising diretto ai
pazienti, bensì sulla base di articolate campagne di relazioni pubbliche,
proprio come quella a cui stiamo assistendo: si crea artificialmente il
bisogno di un farmaco mediante congressi scientifici (3) che chiedono più
diagnosi di iperattività, e articoli sui giornali firmati da specialisti che
indicano la strada (4), poi compare la soluzione, guarda caso uno
psicofarmaco (5). Ma la scienza – lo dico da Neuropsichiatria Infantile,
prima che da Parlamentare –ha molto da dire prima di dover somministrare uno
psicofarmaco a un bambino di 6 anni”.
Nel frattempo, il dossier è arrivato nell’Aula del Parlamento Europeo, dove
l’On. Cristiana Muscardini ha presentato un’interrogazione alla Commissione
(6). La Parlamentare dichiara che “la Guanfacina è un vecchio brevetto da
tempo in cerca di una malattia a cui essere associato. In genere succede il
contrario, di fronte ad una malattia si fa della ricerca per trovare
antidoti e terapie. Che un'agenzia di relazioni pubbliche si presti a simili
tentativi è un problema di etica professionale che non vogliamo affrontare,
ma che una casa farmaceutica operi cercando ipotetici clienti per una
molecola esistente e non più usata per il primitivo scopo, ci sembra
un'operazione assai disinvolta, che rovescia la scala di valori alla quale
ci si dovrebbe attenere quando si tratta di salute: prima i bambini e poi il
business”.
In conclusione, Poma ha ringraziato i Parlamentari per l’attenzione
dimostrata in quest’importante azione di denuncia e vigilanza, ed è tornato
anche sulla polemica salita agli onori delle cronache la scorsa settimana
(7) sulle campagne di pubbliche relazioni in corso per agevolare Shire
nell’introduzione di questo psicofarmaco nel nostro paese (8): “Come ha ben
ricordato Toni Muzi Falconi (9), la vicenda ha destato non poche perplessità
per com’è stata gestita. Non abbiamo emesso una condanna senza appello per
Ketchum, l’agenzia di relazioni pubbliche di Shire, ma di una cosa siamo
certi: mentre a Milano negavano di avere rapporti con divisioni
farmaceutiche produttrici di psicofarmaci, a Roma organizzavano conferenze
stampa in cui si auspicava l’aumento del numero di bambini iperattivi in
terapia farmacologica. Possiamo pensare ad una sfortunata serie di
‘combinazioni’, ma allora facciamo appello ad Andrea Cornelli, il loro
amministratore delegato, un professionista di indubbia caratura: che si
dissoci dalle aziende farmaceutiche quando fanno business miliardari a spese
della salute dei bambini”.
Link di approfondimento:
(1) il testo della risposta del Ministro Fazio è integralmente pubblicato
all’indirizzo internet
http://www.giulemanidaibambini.org/lettere/lettera132.pdf
(2) è la Guanfacina (nome commerciale in USA “Intuniv”®), un
anti-ipertensivo di vecchia generazione, introdotto sul mercato nel lontano
1980. Determina una riduzione degli impulsi nervosi del cervello al cuore,
alle arterie ed ai reni. Tra gli effetti collaterali troviamo vertigini,
impotenza, dolore toracico, mancanza di respiro, eruzioni cutanee, visione
offuscata e ingiallimento della pelle o degli occhi
(http://www.rss-to-javascript.com/it/author-article/guanfacine-cloridrato-in
formazione-sui-farmaci/22f5a79d88) nonchè confusione e depressione delle
funzioni mentali
(http://medicinasalute.com/curare/farmaci/farmaco/guanfacina-tx/). A fronte
di questi potenziali rischi, uno studio ha confermato che "la Guanfacina, un
farmaco comunemente prescritto per alleviare i sintomi del disturbo da
stress post-traumatico, non è più efficace di un placebo" (studio
scientifico condotto da ricercatori del Medical Center di San Francisco
(http://www.newsmedical.net/news/2006/12/02/37/Italian.aspx). Tuttavia, il
marketing fa la sua strada, e sebbene il meccanismo del farmaco non sia
completamente noto, si ritiene che esso abbia a che fare con i recettori
della corteccia prefrontale, un'area cerebrale studiata nei pazienti con
iperattività, e quindi l’idea ora è di utilizzarla sui bambini per
rafforzare la memoria, migliorare l'attenzione e la capacità di concentrarsi
e migliorare il controllo degli impulsi
(http://www.pharmastar.it/index.html?cat=4&id=2447). La Guanfacina è quindi
alla Sua terza destinazione d'uso: prima anti-ipertensivo, poi disturbo da
stress post-traumatico, ora Sindrome da Deficit di Attenzione nei bambini.
(3) Vedi:
http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__163.pdf, e
http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__160.pdf
(4) http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__161.pdf
(5) la fine della sperimentazione della Guanfacina è prevista a dicembre
2011
(6) http://www.giulemanidaibambini.org/lettere/lettera133.pdf
(7)
http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/gravidanza-parto-pediatria/articol
o/lstp/410252/
(8) http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__168.pdf
(9) uno dei più noti consulenti di settore a livello internazionale,
PastPresident e Fondatore della Global Alliance for Public Relations and
Communication Management, PastPresident della Ferpi, Docente di Public
Affairs e di Global Relations and InterculturalCommunication alla New York
University, Docente di Relazioni Pubbliche alla LUMSA di Roma ed alla
Facoltà di Sociologia dell’Università “La Sapienza”, Docenti di Public
Affairs alla “School of Government” della LUISS di Roma
Per media-relation: 337/415305 oppure 338/7478239 –
portavoce@giulemanidaibambini.org
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Grazie infinite per questa segnalazione,va diffusa...purtroppo noi siamo passati per le mani della Stella Maris di Pisa e i suoi esperimenti con il nostro secondogenito e ci hanno rovinato la vita,spero che altre famiglie vengano avvisate in tempo!
RispondiEliminaGrazie mille!!
RispondiEliminaMio Dio!!!
RispondiEliminaAnni fa ho quasi costretto mio marito a combattere con la sua ex moglie (unico caso in cui l'ho fatto ) perchè avevano prescritto psicofarmaci al loro figlio di sei anni perchè iperattivo... ps... ma quale iperattivo... viziato... che tristezza...