La letteratura scientifica che riguarda questi disturbi è ormai ricca: da tempo sono ben conosciuti gli effetti dannosi che il latte pastorizzato e i suoi derivati possono provocare alla salute e in particolare a neonati, bambini, anziani, persone sensibili e immunodepresse o di debole costituzione.
Mai fino ad ora però era stato elaborato e sistematizzato, ad uso del lettore non esperto, un numero così alto di prove a dimostrazione dell’esistenza del mal di latte.
Attraverso la propria vicenda e quella di molte altre persone, tra cui anche numerosi personaggi famosi, l’autore di due bestseller come Denti Tossici e Magnesio, affronta con competenza e puntualità scientifica, uno dei temi più attuali della medicina naturale.
In questo prezioso manuale l’autore raccoglie e cataloga, a seconda della patologia, centinaia di studi della medicina ufficiale in cui si dimostra come gli elementi contenuti nel latte lavorato dall’industria alimentare (fenilalanina, tirosina, fosfati, ADH, IGF-I ecc.) possono essere collegati all’insorgere di diabete, problemi di permeabilità intestinale, allergie, otiti, tonsilliti, coliche, sinusiti, orticarie, disturbi al sistema vascolare, osteoporosi, disturbi ormonali, e di altre conseguenze a lungo termine come l´aterosclerosi, la crescita accelerata ma dilatata degli organi e la resistenza insulinica.
Oltre alla descrizione dettagliata dei meccanismi attraverso cui il latte agisce in modo negativo sull’organismo, il libro contiene un’intera sezione dedicata ai test allergici e di intolleranza, compilata alla luce delle più aggiornate ricerche scientifiche, e una ricca selezione di ricette alternative a base di latte di mandorle, di cocco e di riso e latti vegetali.
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il_mal_di_latte.php
Vi proponiamo uno stralcio dell'intervista a Lorenzo Acerra, autore del recentissimo Il mal di latte, apparsa sul Consapevole 17 ottobre/dicembre 2008. Acerra mette in evidenza i tanti disturbi causati dal latte di mucca - diabete, problemi di permeabilità intestinale, allergie, otiti, tonsilliti, coliche, sinusiti, orticarie, disturbi al sistema vascolare, osteoporosi, disturbi ormonali - e rileva come questi siano soprattutto dovuti al metodo di pastorizzazione del latte. Per cui il latte crudo - della cui pericolosità si sente tanto parlare in questi giorni - si rivela una possibile e valida altenativa per tutti coloro che risultano essere sensibili al consumo del comune latte pastorizzato.
Macro Edizioni ha spesso pubblicato libri con la dichiarata intenzione di far emergere nuove conoscenze in vari ambiti del sapere. Ebbene, questa volontà è ribadita con un libro di prossima uscita: Il mal di latte. L’autore, Lorenzo Acerra – laurea in chimica, topo di biblioteca – si è fatto conoscere e apprezzare sia da persone con malattie croniche degenerative, che da medici e dentisti, per lo spessore tecnico dei dati e delle argomentazioni salutistiche riportate in alcuni suoi libri come Magnesio e Denti Tossici 2.
I rischi connessi al consumo di latte commerciale e dei suoi derivati per la salute di bambini, anziani, persone sensibili e immunodepresse o di debole costituzione, sono ormai noti.
Il nuovo libro di Acerra ha il merito di elaborare e sistematizzare un numero davvero consistente di prove scientifiche a dimostrazione degli enormi danni provocati alla salute dell’uomo da questi alimenti. In questo prezioso manuale l’autore ha raccolto e catalogato, a seconda della patologia, centinaia di studi della medicina ufficiale che dimostrano come gli elementi contenuti nel latte commerciale (fenilalanina, tirosina, fosfati, ADH, IGF-I) possano essere collegati all’insorgere di numerose patologie come diabete, problemi di permeabilità intestinale, allergie, otiti, tonsilliti, coliche, sinusiti, orticarie, disturbi al sistema vascolare, osteoporosi, disturbi ormonali, oltre a conseguenze a lungo termine come l’aterosclerosi, la crescita accelerata ma dilatata degli organi e la resistenza insulinica. Il volume contiene la descrizione dettagliata dei meccanismi attraverso cui il latte agisce in modo negativo sull’organismo umano, insieme a un’importante sezione dedicata ai test allergici e di intolleranza, compilata alla luce delle più aggiornate ricerche scientifiche.
Abbiamo intervistato Acerra per conoscere le motivazioni che l’hanno portato alla stesura del testo, i motivi che spingono la medicina ufficiale e non riconoscere la pericolosità del latte di mucca e per carpire i segreti di un’alimentazione sana e corretta.
Mi dicevi che con il libro che sta per uscire, Il mal di latte, vuoi dare la possibilità alla cosiddetta “civiltà del latte” di mettersi per un momento davanti allo specchio, perché la soluzione alle brutture e alle storture, in ogni campo, è la consapevolezza…
Molti saggi del passato hanno descritto il problema della consapevolezza. È bello, perché in sostanza alla fine dicono che non si può prendersela con un fiore perché ha una minore consapevolezza. Non c`è niente di sbagliato in nessuna persona e in nessuna realtà, se non una consapevolezza molto, molto distorta. Una dozzina di anni fa rimasi folgorato dalla lettura di un volume splendido in cui veniva spiegato come il corso degli eventi e le vicende umane erano stati cambiati dalla produzione e dal consumo di zucchero raffinato. Mi riferisco a Sugar blues di W. Dufty. Ho sognato allora di poter scrivere io, un giorno, un libro dello stesso spessore ed utilità.
Nel libro ricordi che scientificamente è possibile affermare tutto e il contrario di tutto, ma sveli dati e meccanismi sull'intolleranza al latte che sono davvero convincenti e nuovi.
Ho trovato per la prima volta sul tema una visione completa, semplice da spiegare, ma allo stesso tempo con un’adeguata rassegna scientifica a sostegno. Come hai messo insieme tutto quello che compare nel testo?
Nel corso di molti anni la mia curiosità mi ha portato ad essere accolto, nel vero senso della parola, in casa di personaggi di uno spessore indicibile, e man mano crescente. Qualcuno di questi incontri è menzionato nel libro. La curiosità non viene coronata mai per caso, dice Paulo Coelho. Chiunque avesse spaziato, come è capitato a me, in così tanti campi del sapere, avrebbe infine potuto produrre la stessa opera.
Il latte crudo e i prodotti artigianali del latte di capra non li hai messi nello stesso paniere del latte pastorizzato e affini.
No, è vero. Il succo del discorso è la distorsione che il prodotto latte subisce con la pastorizzazione, con l’omogeneizzazione, gli effetti su individui con mucosa intestinale permeabile, gli effetti della indiscriminata, massiccia, introduzione infantile ai prodotti industriali del latte. La sola procedura di omogeneizzazione fa sì che la sensibilizzazione al latte e alle sue proteine aumenti di 20 volte. Certo, anche un alimento mediocre può non portare a patologie. Ma quando andrete dall’omeopata, egli avrà presente che l’organismo deve essere meno ostacolato e congestionato da detriti e muco (e quindi sospendere i caseari) se si vuole veramente che tutta la sua procedura di mobilizzazione ed escrezione di sostanze tossiche abbia successo.
Leggi l'intervista completa sul Consapevole 17 ottobre/dicembre 2008!
Sei interessato ad approfondire il tema del latte crudo? Leggi l'articolo di Monica Di Bari Latte crudo alla spina!