domenica 19 luglio 2009

DIETA VEGETARIANA - APPROVAZIONE ASSOCIAZIONE NUTRIZIONISTI AMERICANI


Pubblicata da pochi giorni dall'American Dietetic Association, riafferma la validità di questo tipo di alimentazione.

E' da pochi giorni uscita la nuova versione della "Posizione Ufficiale" dell'American Dietetic Association sulle "Diete Vegetariane", pubblicata sul numero di luglio del Journal of the American Dietetic Association.

Si tratta di un aggiornamento della precedente posizione del 2003 sottoscritta dall'associazione di nutrizionisti americani (ADA). L'ADA a partire dal 1987 rinnova ed aggiorna periodicamente la propria posizione favorevole alle diete vegetariane, in funzione della crescente massa di studi scientifici sull'argomento.

Rispetto al precedente "position paper", l'attuale riafferma l'adeguatezza nutrizionale delle diete vegetariane in tutti gli stadi del ciclo vitale, e fornisce una ancora maggiore evidenza della validità di questo tipo di alimentazione nella prevenzione e nel trattamento delle più importanti malattie croniche.

Le differenze sostanziali sono nel differente approccio alla letteratura, che porta a delle conclusioni "quantificabili" in termini di evidenza. Questo è possibile anche perché in questi sei anni sono usciti nuovi lavori che ovviamente sono stati presi in considerazione nel nuovo position paper e che non c'erano nel precedente.

L'affermazione di apertura di questo importante documento recita:

E' posizione dell'American Dietetic Association che le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli atleti.

Un altro passo importante dell'introduzione afferma:I risultati di una rassegna basata sull'evidenza hanno mostrato che la dieta vegetariana è associata a una riduzione del rischio di morte per cardiopatia ischemica. I vegetariani evidenziano, inoltre, livelli inferiori di colesterolo legato alle lipoproteine LDL e di pressione arteriosa, nonché ridotti tassi di ipertensione e di diabete mellito di tipo 2 rispetto ai non-vegetariani. I vegetariani tendono ad avere un ridotto indice di massa corporea (BMI) e ridotti tassi di tutti i tipi di cancro. Le caratteritiche di una dieta vegetariana che possono ridurre il rischio di malattie croniche includono ridotte assunzioni di acidi grassi saturi e colesterolo, e più elevate assunzioni di frutta, verdura, cereali integrali, frutta secca, prodotti della soia, fibre e fitocomposti.

L'intero articolo, di facile lettura anche per i non addetti ai lavori, è un testo completo ed efficace, corredato da 204 voci bibliografiche di articoli pubblicati su riviste scientifiche di alto livello. E' disponibile in inglese sul sito dell'American Dietetic Association alla pagina Vegetarian Diets.

Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana ha curato la traduzione in italiano, disponibile alla pagina: http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm

14/07/2009

sabato 18 luglio 2009

ELEFANTI PITTORI - PROF MAINARDI - SUPERQUARK

Video strabiliante e commovente, a prova ulteriore ( se ce ne fosse bisogno) che gli animali sono intelligenti, che hanno sentimenti ed emozioni e che possono apprendere, se istruiti, addirittura discipline complesse come la pittura. Spesso penso che la specie animale, rispetto vari temi, sia molto migliore di quella umana attuale , purtroppo.

Facciamolo vedere ai bambini... i loro volti stupiti saranno bellissimi ((:

domenica 12 luglio 2009

BRUNO MUNARI - IL GIOCO E' UNA COSA SERIA -




" C'è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri."

(Bruno Munari, Fantasia, 1977)


Il gioco per il bambino è una cosa seria, per questo lo yoga nell'infanzia, benchè proposto come un gioco, è una cosa molto molto seria sia per chi lo insegna che per il bambino stesso.


Bruno Munari (Milano, 24 ottobre 1907 – Milano, 30 settembre 1998) è stato un artista e designer italiano.

È stato uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del XX secolo, dando contributi fondamentali in diversi campi dell'espressione visiva (pittura, scultura, cinematografia, design industriale, grafica) e non visiva (scrittura, poesia, didattica) con una ricerca poliedrica sul tema del movimento, della luce e dello sviluppo della creatività e della fantasia nell'infanzia attraverso il gioco. Bruno Munari è figura leonardesca tra le più importanti del novecento italiano.

martedì 7 luglio 2009

NASCE IL "DOGA" , LO YOGA PER I CANI




NEW YORK - L'ultima moda newyorkese si chiama «Doga», ovvero lo yoga per cani. L'amico peloso non resta a guardare a margine, mentre il padrone si contorce in posizioni yogiche, ma, se l'insegnante lo richiede, sarà pronto a fare il «saluto al sole», zampe anteriori rivolte al cielo. Ciò che gli verrà probabilmente con grande naturalezza - scherza The Independent che riporta la notizia - sarà la «posizione del cane», una delle più classiche posizioni, detta «adho mukha svanasana». Si tratta di un «patto di partecipazione» con l'animale ideato da Suzy Teitelman in una palestra newyorkese sette anni fa, che sta conquistando rapidamente gli Stati Uniti, aggiunge il quotidiano britannico. Alcune forme di yoga, tuttavia, possono essere meno indicate per il partner canino: i cani con il pelo lungo potrebbero non apprezzare il Bikram yoga, che di solito si esegue a 40 gradi. Probabilmente ai beagles non piacerebbe il mantra yoga, detto anche yoga del suono, in cui si ripetono a voce formule con particolari melodie, di cui non fanno parte i gemiti e l'abbaiare dei cani.

I fan dello yoga sostengono che per diventare dei bravi «dogi» (canino per «yogi«) non bisogna eseguire in modo perfetto tutte le posizioni yogiche. Molte lezioni di Doga comprendono massaggi e uno stretching gentile delle articolazioni del cane sul materassino ed eventuali posizioni nelle quali gli animali si rannicchiano trasformandosi in cuscini per i padroni. Questi ultimi capiranno se il cane si addormenta prima della fine della lezione (in questo caso riuscitissima) o se andrà in giro agitato a odorare gli altri compagni di corso. La 37enne Teitelman normalmente fa lezione a cinque padroni e altrettanti cani e a breve pubblicherà un primo video di Doga per allievi (e animali) ansiosi di mettere a frutto i suoi insegnamenti a casa. «Diventa uno stile di vita per sempre», ha spiegato l'ideatrice. «Tu e il cane potete fare una posizione di yoga appena svegli, quando torni dal lavoro o prima di dormire», ha spiegato. L'interesse nel Doga cresce in tutto il mondo, secondo Teitelman: «All'inizio la gente pensava fosse una cosa folle, ma non è più una moda, sta crescendo sempre di più e la gente comincia ad accettarla».

La disciplina si fa seria, ma ci sono anche gli scettici: «Mi sembra un altro esempio della mania americana di fare più cose contemporaneamente», ha commentato il «purista» David Freiman, che insegna nello studio «My Good Life Yoga» a Manhattan.

venerdì 10 aprile 2009

http://www.diariodelweb.it/Articolo/Animalia/?d=20090410&id=79385

Dagli States arriva il Doga, lo yoga per cani

Si incomincia con la posizione «della farfalla»: seduti con le piante dei piedi che si toccano l'una con l'altra, si posiziona il proprio cane nello spazio tra le gambe, lo si guarda negli occhi («non troppo intensamente, se no si sente minacciato» dicono gli istruttori) e si inizia a cantare la Om. La prima reazione dell'amico a quattro zampe sarà di leccare la faccia al padrone, ma dopo, assicurano, gli effetti dello yoga per cani, l'ultima moda arrivata dagli Usa, si faranno sentire.
Il Doga - lo yoga dei 'dogs', che in inglese significa cani - è l'ultima trovata americana ad aver conquistato gli amanti degli animali britannici. Le prime lezioni si erano tenute nel maggio dello scorso anno in una palestra newyorchese e da allora un gran numero di guru e istruttori di yoga sono apparsi sulle televisioni e sui giornali statunitensi promuovendo gli incredibili effetti che questa disciplina può avere sul corpo e sulla psiche di cani e padroni.
Inevitabile quindi che la moda attraversasse l'Atlantico. Dan Thomas, uno dei soci di Pet Pavillion - un lussuoso negozio per animali nell'elegante quartiere londinese di Chelsea che vende collari di cristallo ai beniamini di ricchi e famosi - ha organizzato un incontro settimanale in un parco in riva al Tamigi dove cani e padroni, al prezzo di quasi 80 euro l'ora, possono rilassarsi con un pò di Doga.
La taglia e l'età del cane non sono importanti, tutti possono partecipare a patto che siano sufficientemente docili da lasciarsi sollevare e tirare dolcemente. «Ai cani piace stiracchiarsi. Vogliono essere tirati e massaggiati. Più lo fai, più ti avvicini al tuo cane. Se non gli piace te lo farà capire», ha affermato Suzy Teitelman, istruttrice yoga ed ora anche di Doga.
E se all'inizio il cane sembra più interessato a giocare con il padrone, approfittando del momento in cui questi è insolitamente più calmo e più vicino a loro, dopo qualche minuto di massaggio alle orecchie, assicura una reporter del Sunday Telegraph che ha sperimentato una sessione con il proprio terrier, il cane sembra aver assorbito completamente gli influssi terapeutici della disciplina orientale.
«Quando si sta fermi e si è a livello terra, il cane è più interessato a noi. I cani sono gratificati dall'essere con noi e lo yoga si basa sulla calma e sull'essere attenti e sensibili al corpo. È dove molti padroni sbagliano», afferma il dottor Roger Mugford, un rinomato psicologo degli animali a cui si era anche affidata la principessa Anna per curare il cattivo carattere di un suo bull terrier con il vizio di mordere